Comodità in cucina: la grattugia elettrica

L’ambiente più vissuto della casa è, nella maggior parte dei casi, la cucina. Il punto di ristoro, di incontro, di creazione e a volte rifugio silenzioso dallo stress quotidiano.

Forse è in cucina che si cerca di avere il maggior numero di comodità; dagli elettrodomestici grandi e piccoli agli utensili di utilizzo più o meno quotidiano. Prendiamone uno, la grattugia elettrica, ed osserviamone l’utilità.

Tipologie ed utilizzi della grattugia elettrica

La grattugia manuale è presente in ogni cucina ed è praticamente usata quasi tutti i giorni. Nacque come una lastra di metallo per lo più acciaio, bucherellata ed usata alla rovescia strofinandoci sopra un pezzo di formaggio.

Questa operazione rendeva il pezzo di formaggio sbriciolato in polvere più o meno sottile a seconda della grandezza dei fori sulla lastra. Nel tempo le grattugie sono cambiate usando materiali sempre più confortevoli, maneggevoli e facilmente lavabili.

Ma il top si è raggiunto con l’invenzione della grattugia elettrica dove è doveroso dire “amo il dolce far niente” e dunque anche il minimo sforzo viene eliminato con la comodità.

Ma la grattugia elettrica non viene utilizzata solo per il formaggio. La sua struttura permette di grattugiare pane raffermo e renderlo in pan grattato. Fare scaglie di cioccolato, granellare nocciole o mandorle.

Oggi giorno ci sono in commercio svariati modelli di grattugie elettriche dai materiali più o meno resistenti e dalle svariate funzionalità.

Vi sono modelli in plastica forniti di un manico ed un piccolo vasetto raccoglitore nel quale va posizionato il formaggio da grattugiare. Questo viene premuto con la mano contro un rullo che, girando elettronicamente, gratta il formaggio. Vi sono tipi ricaricabili con batterie ed altri ricaricabili a corrente elettrica.

Altri modelli hanno una vaschetta raccogli formaggio di dimensioni tali da poter contenere il formaggio grattugiato ed usare la grattugia come formaggiera.

Cosa considerare riguardo l’utilizzo di questo utensile da cucina

La guida all’acquisto di questo utensile è comunque sempre legata all’utilizzo che se ne deve fare e la persona che lo deve utilizzare. Nell’uso comune si pensa alla grattugia per il solo formaggio, ma la grattugia è veramente utile per la realizzazione di varie portate.

E’ dunque importante valutarne la presenza di dischi con buchi di varie misure e forme. I materiali sono importanti per la pulizia dell’utensile. La grattugia deve essere ripulita ogni qualvolta viene utilizzata per evitare l’occlusione dei fori e la permanenza di alimenti che potrebbero causarne cattivi odori.

Le origini ed i mille usi della grattugia elettrica oggi

La grattugia ha origini orientali dato il grande uso in cucina di spezie. L’utilizzo delle grattugie elettriche ne favoriscono la velocità e la facilità nella triturazione di ingredienti duri. La fantasia in cucina è aiutata dall’utilizzo di utensili che ne facilitano la preparazione.

I modelli multifunzioni presenti in commercio offrono la possibilità di scegliere e di fare acquisti mirati al vero utilizzo. Per la nonnina che ha dolori alle mani una grattugia semplice con meccanismo elettrico non le eliminerà il piacere di una grattugiata fresca di formaggio sul piatto di pasta fumante.

Per la zia innamorata dell’arte culinaria, la grattugia elettrica multifunzione con cassetto conserva alimenti , dischi dalle varie forme e velocità di funzione regolabili. Non manca che cercare la grattugia elettrica più adatta ad ogni esigenza!

Caldaia a condensazione: risparmio energetico e prestazioni migliori

La caldaia è un oggetto indispensabile per la propria casa. Questo elettrodomestico trasforma l’energia in calore e lo distribuisce negli ambienti mediante un fluido.

Il calore può spargersi attraverso l’aria o l’acqua, quante volte infatti vi siete lamentati e avete imprecato furiosamente colti dalla frustrazione perché la vostra caldaia ha smesso di funzionare e vi siete dovuti fare delle belle docce fredde a prima mattina?

Non proprio il massimo della vita, specialmente se l’inverno è particolarmente freddo. E poi come negarsi il piacere di un bel bagno caldo se si ha una vasca dove immergersi e rilassarsi?

La caldaia quindi non può proprio mancare in una casa, diventa un acquisto obbligatorio se state acquistando un appartamento completamente disarredato e privo di qualsiasi elettrodomestico.

In questo caso, o se magari volete cambiare caldaia perché quella in casa è davvero troppo vecchia, vi consigliamo l’acquisto di una caldaia a condensazione.

Energia e sicurezza

Mentre le normali caldaie sprecano tutto il calore della combustione che viene espulso attraverso la canna fumaria, le caldaie a condensanzione utilizza questo calore presente nel vapore acqueo e nei fumi per trasformarlo in energia. I risparmi di energia per la produzione di acqua calda possono arrivare fino a un notevole 30%.

Pensate a tutti i sospiri di sollievo che tirerete quando aprirete la bolletta della luce. In più questa trasformazione del calore disperso in energia, la caldaia a condensazione limita di buona misura le dispersioni di ossido di carbonio che come si sa può provocare serie intossicazioni, specialmente ai bambini.

La salute è estremamente importante e di sicuro risparmiare e comprare una vecchia caldaia non conviene mai, anche perché di solito i vecchi modelli durano molto meno di quelli a Condensazione, il che vi costringerebbe comunque a spendere dei soldi per riparazioni che il più delle volte si rivelano infruttuose.

Quindi perché esitare nell’acquisto di una aldaia a condensazione e optare per un tipo di caldaia differente? La caldaia a condensazione porta vantaggi sia nel risparmio energetico che nella sicurezza.

Requisiti per l’installazione

Per l’installazione della caldaia a condensazione consigliamo di consultare comunque un tecnico specializzato, anche per assicurarsi che la vostra abitazione abbia i requisiti per l’installazione come una canna fumaria o un canale di scolo.

Di solito la maggior parte delle abitazioni hanno questi requisiti, ma è sempre meglio esserne certi prima di procedere all’acquisto, se siete in affitto è opportuno consultare il proprietario che sicuramente vi saprà dare tutte le informazioni di cui avrete bisogno per far installare la vostra nuova caldaia a condensazione.

Anche se avete intenzione di sostituire la caldaia vecchia di casa è alquanto sconsigliabile procedere da soli, a meno che non si sia davvero molto bravi con il fai da te, altrimenti si rischierebbe di produrre solo danni che si potrebbero evitare chiamando un professionista.

Futuro delle protesi: la mano bionica

I progressi nel campo della medicina a volte passano del tutto inosservati sebbene siano forse le notizie più importanti da comunicare alle masse.

Invece sembra che ogni tanto i progressi medici non ricevano l’attenzione che meritano e spesso vengono rilegati sul fondo delle pagine, alla fine dei telegiornali o si ritagliano la propria importanza sulle riviste specializzate anche quando ci sono scoperte rivoluzionarie.

Infatti non tutti sanno che è stata progettata una protesi bionica in grado di ricevere impulsi direttamente dal cervello e di trasmettere sensazioni tattili.

No, non siamo finiti tutti in un romanzo di fantascienza cyberpunk, questa mano bionica “sensibile” è stata davvero creata ed è il risultato di un progetto italiano al quale hanno partecipato diverse università e policlinici.

Lo sviluppo delle protesi bioniche in realtà è già in atto da diversi anni, il vero progresso di questo progetto è il recupero delle sensazioni sensoriali del paziente che è davvero una cosa a dir poco “fantascientifica”. Eppure è reale, esiste e probabilmente tra qualche anno questo tipo di protesi verrà reso effettivamente accessibile da tutti i pazienti amputati, migliorando la qualità della loro vita.

Un’operazione difficile, ma che ha dato ottimi risultati

Per utilizzare a pieno questa nuova mano bionica “sensibile” il paziente deve effettuare diversi esercizi per tornare a sentire la differenza tattile tra gli oggetti, se pesanti o leggeri e addirittura se duri o morbidi, applicando una forza non tanto più debole di quella che si applicherebbe con una mano normale.

Ovviamente l’intervento per poter impiantare la mano bionica nel paziente è durato più di otto ore, perché per collegare il sistema nervoso del paziente alla protesi si è dovuto inserire quattro elettrodi nei nervi del braccio, oltre a dover sviluppare degli algoritmi per mandare al cervello le informazioni provenienti dalla protesi artificiale.

Non proprio un’operazione semplice da fare e che sicuramente rimarrà in fase sperimentale per del tempo indefinito, ma rimane comunque un passo da gigante nel campo medico.

Si potrebbe fare anche di più?

Pensiamo a come potrebbe essere il prossimo futuro se questa scoperta venisse elaborata e portata avanti anche per altre parti del corpo. Si potrebbe tornare a camminare come se si avesse di nuovo entrambe le gambe o addirittura impiantare braccia bioniche sui pazienti amputati il che restituirebbe loro una grandissima parte di vita perduta.

Se si andasse ancora più avanti si arriverebbe anche a creare organi artificiali che potrebbero sostituire quelli danneggiati in modo da trattare malattie altrimenti incurabili, anche se questo sembra davvero un futuro parecchio lontano.

Probabilmente se venissero investiti più soldi nella ricerca medica invece che in altri campi molto meno importanti per l’esistenza umana si arriverebbe a poter usufruire di cure e rimedi rivoluzionari in davvero poco tempo, ma vista l’importanza che spesso si da a notizie del genere e della difficoltà che i ricercatori devono affrontare in alcuni Paesi c’è da chiedersi quanto si voglia davvero andare avanti nel campo della medicina.

Siamo soli nell’universo? Scoperta di altri pianeti Terra

Questa è la classica domanda esistenziale che ci si pone spesso guardando le stelle, magari stesi su un prato con gli amici dando vita a discussioni su una delle tante domande senza risposta o senza certezza.

C’è chi è sicuro dell’esistenza di altre forme di vita senzienti o meno nello spazio e chi invece è davvero scettico perché giustamente pensa che se non fossimo stati soli a quest’ora saremmo già entrato in contatto con gli “alieni”.

In realtà i fan degli extraterrestri possono solo asserire le loro credenze per istinto o addirittura per una certa “fede” nella vastità dello spazio, mentre chi non ci crede per niente deve comunque tenere conto che l’universo è vastissimo e noi non siamo che in una piccola parte.

Non è detto che altre civiltà aliene siano poi così più avanzate di noi dal poter viaggiare alla velocità della luce, alla fine questa credenza ce la siamo creata sulla base di anni e anni di romanzi, film e opinioni di esperti e non sull’argomento, ma niente è certo.

Per quanto ne sappiamo potremmo essere la civiltà più evoluta dell’intero universo, oppure essere considerati dei primitivi come avviene in molti film di fantascienza (dove poi inspiegabilmente riusciamo sempre a spuntarla contro gli “alieni” cattivi).

I pianeti Kepler

Se c’è una cosa sulla quale possiamo davvero essere sicuri è che ci sono altri pianeti molto simili alla Terra sparsi per lo spazio, più precisamente otto sono di dimensioni paragonabili al nostro pianeta e sono situati in dei sistemi solari con stelle simili al Sole, a una distanza media da esso il che potrebbe permettere a questi pianeti di ospitare la vita.

Questi pianeti hanno tutti la denominazione Kepler (il nome del telescopio che viene usato per la scoperta di questo tipo di pianeta) e ultimamente ne sono stati trovati altri due verso la costellazione della Lira.

A quanto pare però di questi pianeti simili al nostro ne esistono davvero tanti sparsi per il sistema solare, si arriva quasi a quota 1000 e viene da chiedersi se ognuno di questi ospiti
vita simile alla nostra.

Una realtà inarrivabile

Ovviamente per ora la scoperta di questi pianeti gemelli della Terra può solo far fantasticare sulle probabilità di incontrare i tanto discussi “alieni”, visto che sono ad anni luce di distanza ed anche pensare di mandare una sonda al momento sembra impossibile.

Chissà se in un prossimo futuro riusciremo a raggiungere anche solo uno dei pianeti “Kepler” e magari ricevere delle immagini di una nuova Terra. La risposta al quesito sulla nostra solitudine universale potrebbe finalmente vedere la luce e chissà se gli “alieni” su questi pianeti non stanno pensando la stessa cosa di noi vedendo la nostra Terra dai loro telescopi.

Se questi pianeti poi hanno un’atmosfera simile alla nostra si potrebbe quasi pensare l’aspetto degli ipotetici abitanti sarebbe molto simile al nostro e potremmo trovarci davanti a dei veri e propri gemelli spaziali.